NATALE 2021
25 Dicembre 2021 Gv 1,1-18
25 Dicembre 2021 Gv 1,1-18
TENEBRE
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso (Gen 1,1)
Una condizione originaria: le tenebre fanno parte della vita. Ci circondano, ci sovrastano, a volte così pesantemente da toglierci il respiro. Non c’è vita umana che non contempli in qualche modo, prima o poi, quell’oscurità da cui siamo stati tratti.
La ”notte oscura” è da attraversare, come afferma San Giovanni della Croce. Ci sono eventi che ci spingono all’angolo del ring della vita: perché? perché questa sofferenza? perché questo buio
LUCE
Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. (Gen 1,3)
Forse perché Dio non sopporta lavorare al buio ma il primo giorno della creazione ”fu la luce”, la stessa che incontriamo e riceviamo ogni mattina quando ci alziamo.
Il primo giorno della creazione attesta che Dio non ci ha creati per vivere nel buio più o meno oscuro dell’esistere. Dio ci ha creati nella luce, come figli della luce, Dio ci ha rivelato che ogni buio può essere letteralmente squarciato dalla sua luce, dal suo amore, dalla sua fedeltà… ”forte è il suo amore per noi e la sua fedeltà dura in eterno”.
TENEBRE
(ma) le tenebre non l’hanno accolta (Gv 1,5)
Il racconto dell’incarnazione rivela questa volta quella umana propensione a scegliere le tenebre. Gesù-Dio non ha trovato spazio nell’esistere quotidiano, una locanda o albergo che sia… Ha dovuto farsi spazio in una stalla o grotta…
LUCE
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. (Gv 1,9)
L’incarnazione rivela una verità: Cristo è la luce del mondo, è colui che rivela la nostra comune vocazione: essere in lui figli di Dio. Per dirla con le parole di Benedetto XVI ”Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Si’, aprite, spalancate le porte a Cristo e troverete la vera vita”
TENEBRE
Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. (Mt 27,45)
Nel racconto della morte di Gesù – come nei racconti delle nostre morti – il buio di nuovo legga nei nostri cuori. Perché la morte lo rappresenta, invita all’oscurità. E ne sentiamo tutto il peso, l’angoscia, il dolore…
LUCE
L’alba del primo giorno della settimana… in vesti luminose e sfolgoranti…. (vangeli sinottici)
Di nuovo l’alba, di nuovo la luce del mattino, la stessa creata da Dio nel primo giorno della creazione e confermata senz’ombra di dubbio nell’incarnazione. E’ la luce della vita, del Risorto, della speranza…
Questa notte siamo chiamati a conversione profonda.
Riconosci con umiltà che la tua origine è anche dalle tenebre. Ma Dio non ha voluto racchiudere la tua vita nel buio, Egli ti ha creato per la luce e ogni giorno viene a visitarti dall’alto come un sole che sorge, come nel giorno della creazione. E’ la fede!
Ascoltati nel profondo del cuore per decifrare il peccato come rifiuto della luce di Cristo. E, una volta che avrai decifrato, compreso e – perché no? – accolto il tuo rifiuto della luce, rientra in te stesso e ritorna ad affidarti della luce vera. E’ la speranza!
Attraversa il dolore della morte. Non è comprensibile, non è sempre (mai) ”giusta”, però accade. Dunque attraversala e non fermarti in essa. Seppur è un evento che non puoi evitare, corri in fretta all’alba del primo giorno della settimana, alla luce della vita. E’ l’amore!
Un Natale come questo, vissuto nella fede, nella speranza, nell’amore, cambia il cuore. E può cambiare il mondo…
E allora che sia ancora Natale, oggi e sempre
Pubblicato il 26 Dicembre 2021