LA CARITA’ DEVE CONTINUARE
E’ di ieri, 10 novembre, la lettera che il Direttore della Caritas Ambrosiana invia agli operatori Caritas della Diocesi, per spiegare cosa è possibile fare in questo tempo di “lockdown, che avrà probabilmente conseguenze sociali ed economiche ancora più pesanti del primo“. L’invito del Direttore è incoraggiante e propositivo: “individuare modalità concrete e creative per garantire prossimità pur nel distanziamento fisico che le attuali disposizioni richiedono, salvaguardando la salute di tutti e tenendo presenti le situazioni particolari di ciascuno“.
Mi piace questo riferimento alla “prossimità”. Sembra contraddittorio in questo contesto dove la distanza ha ormai preso il sopravvento. Però è un richiamo utile, che va anche oltre il gesto di solidarietà e di carità che comunque possiamo creativamente inventare. E’ un richiamo semplice e forte a non indurire il cuore, a non rinchiuderci nel “si salvi chi può”, a percorrere fin dove è possibile sentieri di “avvicinamento”. Per dirla con l’apostolo Paolo “E’ la Carità di Cristo che mi spinge”. In latino è più eloquente. “Charitas Christi urget nos”.
Continua il Direttore: “Ricordo che tutti i servizi promosse dalle Caritas locali sono da considerarsi essenziali e come tali possono continuare ad essere garantiti, compreso il servizio di distribuzione degli indumenti, attendendosi alle indicazioni“.
Essenzialità: imprescindibilmente la cura nei confronti della persona, l’unicità di ciascuno. La dove – per usare le parole dell’Arcivescovo Mario – “l’emergenza sanitaria è anche emergenza spirituale“, la cura diventa totale, non solo corporale ma anche spirituale. E la saggezza della tradizione ecclesiale ce lo ha insegnato per secoli: le opere di misericordia sono sia corporali che spirituali.
Per la nostra sicurezza di volontari Caritas, il Direttore continua: “Ricordo che la circolare n. 74 del Ministero degli Interni del 7 novembre 2020 consente anche in zona rossa gli spostamenti dei volontari per motivi connessi al servizio, riconoscendo il valore sociale di tale attività. Nel modello di autocertificazione andrà indicato a motivo giustificativo l’espletamento del servizio di volontariato sociale“.
La Caritas parrocchiale dunque continua la sua opera di prossimità. La raccolta di generi alimentari di prima necessità continua per tutte le domeniche di avvento e verrà utilizzata per le situazioni di bisogno per tutti coloro che lo richiederanno.
La Charitas non deve fermarsi
Pubblicato il 11 Novembre 2020