GRAZIE
Il saluto, da parte di numerosi parrocchiani accorsi alla breve, semplice ma affettuosa festa del primo dell’anno, si trasforma in un accorato “grazie, Suora!”
“Per aver speso 32 anni di servizio nella Comunità di Rosate (senza nemmeno un centesimo di liquidazione), per aver diffuso l’arte dello “Spirito”, sia quello Divino che quello di… vinaccia, per aver desiderato ogni giorno partecipare alla Cena Pasquale di Gesù e tutte le altre cene (anche se queste non erano mai l’ultima), per aver trattenuto nella sua lucida memoria tutte le sue esperienze fatte, così siamo certi che rimarrà anche quella che ha vissuto tra noi…”
E’ il breve commento alla motivazione del conferimento della “Cittadinanza Parrocchiale Onoraria”. E’ un’onorificenza ecclesiale che non esiste ma è un piccolo segno di riconoscenza e di affetto che va tributato, di per sé a tutti, e a maggior ragione a Sr Irenilde per gli anni di vita parrocchiale al servizio di ciascuno, di tutti quelli che avevano bisogno di una parola di amicizia, di sostegno, di incoraggiamento.
“Voglio dire anch’io qualcosa… Voglio ringraziare tutta la comunità per questi 32 anni di servizio presso di voi…, grazie, grazie, grazie…, alle mie Sorelle Suore, che mi hanno sempre voluto bene, a don Virginio e a tutte le persone che hanno condiviso con me questi anni di servizio… ah, e a Roberto che ha sempre preparato bene la chiesa… vi porto tutti nel cuore e pregherò per voi, per ciascuno di voi, per tutti, adesso che avrò tanto tempo a disposizione. Grazie, grazie, grazie a tutti voi”.
Mi pare siano queste le parole che ci ha consegnato al termine della preghiera del Vespero e dopo la Rinnovazione dei Voti della Consacrazione, il 1° gennaio scorso. Non è facile riassumere “Sr Irenilde” in poche righe. Ciascuno possiede un tratto della sua umanità, di quella gioia del vangelo che ha sempre correlato con la carità di Cristo, che urge, spinge all’apostolato. Instancabilmente, dalla scuola materna prima agli ammalati poi (fino a 6/8 mesi fa… ancora in giro nelle case di riposo a trovare i parrocchiani), si è misurata nel quotidiano, nelle cose semplici ma puntuali. Lascio a tutti la gioia di portare nel cuore la personale e grata memoria della Suora che da Leggiuno, è certo, ci ricorda e ci affida nella preghiera al Signore Gesù.
Il dialogo dell’ultima sera: “Don Virginio, ho detto a tutti che dirò una preghiera per ogni persona della parrocchia. Ma ci ho pensato… come faccio a dire una preghiera per ogni persona? Mica me li ricordo tutti… e se dimentico qualcuno?… (breve pausa di silenzio meditativo)… farò così, dirò un Padre Nostro che vale per tutti. Si potrà fare così?”. “Certamente Suora – rispondo incoraggiandola – perchè è il cuore del Padre e ci tiene proprio tutti anche in una sola preghiera”.
Epilogo: per ringraziare della citazione che gli ha fatto nei saluti finali, Roberto alle ore 9.00 del 1° gennaio 2020 ha fatto suonare per 20 abbondanti minuti le campane a festa solenne per salutare con affetto Suor Irenilde.
Pubblicato il 3 Gennaio 2020