Giorni e Orari
CARITAS: Centro di ascolto / Centro di distribuzione
sabato dalle ore 14,30 alle ore 16,00
TELEFONO CARITAS: 371.44.06.535
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CAV – centro aiuto alla vita
giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00
TELEFONO CAV: 389.8956680
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Nel mese di settembre 2022 riprendiamo la raccolta di generi alimentari per la riapertura del Centro di Ascolto. Ricordiamo che l’ascolto delle proprie necessità e difficoltà, per quanto sia spesso difficile, è il modo più umano di considerare tutti come soggetti e come persone. E lo siamo davvero tutti, nessuno escluso.
A questo link (clikka), l’elenco dei generi
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CORSO DI ITALIANO PER STRANIERI 2021 (clikka qui)
RELAZIONE ANNUALE DEL NOSTRO CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
Centro d’ascolto Caritas Rosate da 10/2018 a 10/2019
In questo anno di attività, abbiamo ascoltato 7 uomini e 28 donne, per un totale di 153 colloqui. Di questi, la maggiorate sono stati effettuati con persone provenienti dal Marocco. Seguono alcune diverse famiglie italiane, per poi continuare con persone provenienti da diversi paese (per un totale di 12 provenienze)
Richieste : la quasi totalità riguarda alimenti e vestiario ; solo 2 le richieste di lavoro; 1 quella di abitazione. Netta è la prevalenza di donne(per lo più giovani madri). La maggior parte delle persone risiede a Rosate; 1 a Calvignasco 1 a Gaggiano 2 a Vermezzo. Tanti altre persone si rivolgono direttamente a Don Virginio per particolari richieste e durante la settimana alcuni, ormai affezionati, chiedono abiti o qualche alimento alle Suore e a Ercole in oratorio.
Altre attività svolte e in corso
Si collabora con la caritas decanale, si raccolgono indumenti in stato decoroso, si effettuano raccolte di generi alimentari e non, ogni mese vengono distribuite più o meno 15 borse, quindi ogni mese servono 15 bottiglie di olio, 15kg di pasta e 15 di riso,15 confezioni di pelati, legumi, verdure, tonno e carne, 15 di zucchero, caffè, latte, marmellata, farina, biscotti, detergenti, dentifrici… ecco perché spesso facciamo raccolte e grazie a tanta generosità siamo sempre riusciti ad assolvere le richieste.
Si collabora e ci si confronta con il Centro aiuto vita, con le Acli e la consulta stranieri; si sostengono , con una raccolta di offerte, le iniziative caritative diocesane dell’Avvento e della Quaresima e della Giornata diocesana caritas per le numerose emergenze dovute a calamità naturali, guerre…); In occasione della Giornata della Solidarietà, in febbraio, gli adolescenti hanno confezionato e venduto sacchetti di riso, gentilmente offerto dai Sig. Zacchetti; si sostiene occasionalmente la vendita del mensile “Scarp de tennis” e dei prodotti del Commercio-equo solidale.
E’ iniziato per il quinto anno consecutivo un corso di italiano per stranieri, tenuto da alcune volontarie il martedì mattina alle 9.00, presso il centro parrocchiale; le sale dell’oratorio ospitano lo spazio compiti bambini, ogni venerdì gestito dal Comune e da volontarie.
Un sincero grazie a tutte quelle persone che nel nascondimento hanno risposto in diversi modi ai vari appelli di collaborazione della Caritas.
Desiderata per il futuro
Sostenere e far conoscere il Fondo Famiglia Lavoro sia alle Aziende sia a coloro che sono a casa disoccupati con un reddito ISEE minimo. E’ un’esperienza di tirocinio-lavoro di tre mesi, con una piccola retribuzione, ma che in un futuro potrebbe aprirsi in un contratto di lavoro.
Qualificare maggiormente il centro di ascolto, visto non solo come luogo assistenziale di distribuzione, ma un luogo che aiuti la persona a ritrovare una maggior fiducia in se stessa per intraprendere piccoli progetti da raggiungere, attrezzandolo con una mail e un telefono.
Invitare persone che hanno piacere intraprendere o il servizio dell’ascolto o della gestione guardaroba.
Avviare una collaborazione con lo sportello Caritas “Anania” che sollecita le famiglie per un affido temporaneo di minori immigrati .
Si ricorda che il Centro di ascolto è aperto ogni sabato dalle 14.30 alle 16.00 presso il Centro parrocchiale, mentre il Guardaroba caritas è aperto ogni sabato dalle 14.30 alle 15.30 nei locali antistanti l’oratorio. Sono benvenute persone che hanno piacere di intraprendere come volontari e il servizio dell’ascolto o della gestione guardaroba o dello spazio compiti.
Per il gruppo Caritas
Mariangela Panara e Mariagrazia Tarantola
Iniziativa di Natale: il pane spezzato…
“Il pane spezzato, è più buono dell’aragosta”. Con questa provocazione Caritas Ambrosiana lancia la quarta edizione dell’iniziativa di condivisione per le feste natalizie.
L’appello dell’organismo diocesano è rivolto ai milanesi e agli abitanti della diocesi ambrosiana affinché nei giorni di festa aprano le porte di casa e condividano pranzi e cene, più o meno ricche e raffinate, con chi si trova in difficoltà.
Sono graditi inviti a tavola per Natale, Capodanno e l’Epifania, ma sono ben accetti anche per i giorni che coprono l’intero periodo di festa.
Saranno gli operatori di Caritas Ambrosiana a girare l’offerta alle persone che usufruiscono dei servizi di assistenza e a comunicare il nome dell’invitato a chi avrà aderito all’iniziativa.
I cittadini che intendono partecipare a “Il pane spezzato” devono dare la propria disponibilità, inviando una mail al Servizio Accoglienza Milanese entro mercoledì 21 dicembre: sam@caritasambrosiana.it. Gli operatori faranno giungere gli inviti ai propri utenti e richiameranno le famiglie per concordare i dettagli.
L’ultimo Rapporto Povertà di Caritas Ambrosiana ha messo in luce proprio l’aumento della grave emarginazione. In un solo anno, tra il 2014 e il 2015, è cresciuto del 21,3% il numero dei senza tetto che si sono rivolti al SAM, il Servizio Accoglienza Milanese. Un dato che colpisce anche perché l’incremento riguarda gli italiani, essendo dedicato a loro questo servizio specifico, e che trova conferma nell’aumento complessivo dei nostri connazionali che ormai rappresentano il 40% degli utenti dei centri di ascolto parrocchiali.
L’impoverimento è confermato anche a livello nazionale dall’Istat secondo cui proprio nel 2015 è stato registrato il picco più alto degli ultimi 10 anni di povertà assoluta con 4,5 milioni di individui (1 milione e 582mila famiglie) che non riescono ad accedere al paniere di beni e servizi essenziali.