AUGURI

AUGURI

“E Dio si è fatto carne e ha posto la sua dimora fra noi”

 

 

Fiaba o mistero?

Favola e mistero stanno entrambi a cavallo fra visibile e invisibile.

La favola è il tentativo dell’uomo di andare al di la delle sue esperienze e di sognare un mondo più buono.

Il mistero è l’arrivo forte e dolce di Dio nella vita degli uomini con la proposta di collaborare con Lui e nella costruzione di un mondo nuovo.

 

C’era una volta un bambino appena nato. Aveva tanto freddo. Ma per fortuna un asino e un bue lo scaldarono con il loro fiato

Venne Dio stesso a frasi uomo: e si fece bambino perché nulla di ciò che è umano è lontano dal cuore di Dio. Ha condiviso in tutto la nostra vita di uomini.

 

Cera una volta un bambino che per nascere non trovava posto negli alberghi. Suo papà riuscì però a trovare una stalla e lo depose nel tepore di una mangiatoia.

Dio venne tra gli uomini, nel mondo che lui stesso aveva creato e amato ma non lo accolsero. E venne nel mondo fuori dalla città, come un rifiuto, come un escluso: non è istintivo accogliere Dio.

 

C’era una volta un bambino appena nato e quando lo seppero i pastori vennero alla culla e gli portarono i doni: agnelli, formaggio e latte.

Gli unici che seppero vincere il buio e il freddo della notte furono i pastori, uomini umili e vigilanti. Chi stava bene non si accorse che Dio stava arrivando.

 

C’era una volta un bambino appena nato e gli angeli vennero giù dal cielo a cantargli la ninna nanna perché il piccolo piangeva.

E vennero dal cielo gli angeli che dicevano: “Non abbiate più paura, uomini di tutto il mondo. Dio oggi è venuto tra noi per salvare tutta la storia e tutto l’universo. Gioite e rallegratevi!”.

 

C’era una volta un bambino appena nato e vennero tre re da un paese lontano lo coprirono di doni meravigliosi.

Vennero a cercarlo dagli estremi confini della terra, perché ogni uomo è fatto per Dio e il nostro cuore è inquieto finche non riposa in Lui.

 

C’era una volta un bambino appena nato che faceva paura al re cattivo perché temeva che gli rubasse il trono.  Allora il re fece uccidere tutti i bambini del suo territorio ma lui scappò e si salvò. E il cattivo re morì.

Intorno a Dio si scatena il sospetto, la paura, la violenza, la morte. Gesù stesso, trent’anni dopo ne sarà la vittima. Ma l’amore di Dio è più potente del male: il bimbo della mangiatoia che sfugge alla strage sarà il crocifisso che vince la morte. Niente ci può separare dall’amore di Cristo.

 

Se il Natale è solo una fiaba non dura più di un giorno e di un momento. Una fiaba non mette in questione, non ha conseguenze e non lascia il segno. Serve solo a scaldare il cuore e a illudersi un po’.

Se il Natale è il mistero rivelato e l’uomo lo accetta e lo vive nella sua autenticità sconvolgente, diventa una grande gioia. La gloria di Dio e la pace degli uomini.

Pubblicato il 23 Dicembre 2019